Un aiuto per l’adolescenza

Lo studio di uno strumento può essere un grande aiuto per l’adolescenza. Sappiamo bene quanto sia difficile attraversare questa delicata fase della vita senza perdersi dietro falsi miti o incontri sbagliati e quanto, in un momento storico in cui i rapporti tra ragazzi sono regolati dalle leggi dei social,  una passione, una disciplina e un vero scambio umano possano essere un faro per passare indenni questa “selva oscura”.

Oggi sono stati fatti addirittura degli studi che confermerebbero quello che a noi sembra scontato, ma che purtroppo non è preso molto sul serio dalle nostre istituzioni.

Lo studio della musica salva la vita. Non è uno slogan, ma quanto emerso da uno studio condotto sugli adolescenti dell’Islanda.

 A metà degli anni ’90 gli adolescenti islandesi erano al primo posto in Europa per uso di alcool e droghe. Il consumo di droghe era decisamente preoccupante, per non parlare dell’alto numero di suicidi.
Oggi l’Islanda è in testa alla classifica dei paesi europei dove lo stile di vita degli adolescenti (giovani tra i 13 e i 19 anni) è più sano!

Come è stata possibile questa evoluzione?

Gli scienziati islandesi hanno cercato di scoprire i processi biochimici che causano la dipendenza.
Harvey Milkman, professore statunitense di psicologia, oggi incaricato di corsi all’Università di Reykjavik, è giunto alla conclusione che la scelta del tipo di droga (anche l’alcool è considerato droga) dipende anche da come il corpo umano è abituato ad affrontare lo stress.
Si è scoperto quindi che ci sono diverse sostanze che provocano processi biochimici nel cervello, da cui il corpo diventa poi dipendente.
Gli scienziati hanno cercato azioni, e non sostanze, che stimolino gli stessi processi nel cervello.

Hanno deciso quindi di offrire agli adolescenti qualcosa di meglio.

“Abbiamo scoperto che la danza, la musica e lo sport provocano gli stessi processi biochimici nel cervello. Queste attività sono certamente una soluzione allo stress più innocua  rispetto alle sostanze stupefacenti.
Da quel momento in poi abbiamo offerto ai ragazzi corsi gratuiti di qualsiasi sport o arte che desiderassero studiare. I corsi, tre volte a settimana, sono stati appositamente finanziati dallo Stato.
Si chiedeva ad ogni adolescente di partecipare al programma almeno per tre mesi… ma alla fine molti di loro hanno portato avanti questi programmi per più di cinque anni”.

Grazie a questo, l’Islanda, in 20 anni, è riuscita a ridurre il numero di adolescenti
che bevono regolarmente o si drogano, dal 48 % al 5 %,
e quelli che fumano sigarette dal 23% al 3%.

Gli scienziati islandesi suggeriscono di utilizzare metodi simili in altri paesi.
La domanda è: perché è tanto difficile da capire? Perché le nostre istituzioni non prendono in considerazione la Cultura e lo sport come possibile soluzione ai molti problemi del Paese?

La musica, un aiuto per l’adolescenza

Noi non siamo certo l’Università di Reykjavik e non ci intendiamo di processi biochimici, ma nel nostro piccolo possiamo testimoniare che studiare musica è un’opportunità da non sottovalutare. Molti ragazzi adolescenti sono entrati nella nostra scuola con evidenti problemi, a volte solo psicologici altre di vero e proprio disagio sociale. Eppure li abbiamo visti rinascere, ritrovare un sorriso e allontanarsi dalle “cattive amicizie”

Come è stato possibile?

La musica ci mette di fronte alla relazione tra impegno e soddisfazione, e in qualche modo ci obbliga a una sorta di disciplina per ottenere dei risultati. Questa cosa, che può sembrare banale, è invece fondamentale per la crescita di un individuo. Oggi, poi, che i messaggi consumistici fanno passare l’illusione che tutto è alla portata di mano, questa disciplina, questo impegnarsi per un risultato diventa quantomai di vitale importanza.

Studiare musica è un momento intimo,  ci obbliga in qualche modo a guardarci dentro, a misurarci. Favorisce l’introspezione  che diventa un valore rispetto all’esteriorità rincorsa sui social.

La musica è condivisione, quella vera, e quante volte abbiamo visto ragazzi che, uniti dalla stessa passione, si scambiano spartiti, dischi, suonano insieme nei Laboratori della scuola e infine condividono un palco. Queste esperienze danno la gioia vera, e questa gioia aiuta i ragazzi a uscire indenni dalla guerra più pericolosa della loro esistenza.

La musica è un aiuto per l’adolescenza, ma è anche il modo per costruire una società migliore… e di questo parleremo una prossima volta  😉

Se desideri darci un feedback o prenotare una lezione gratuita, contattaci e parleremo di come iniziare a intraprendere questo meraviglioso percorso.

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